Si parla di miopia quando la vista da lontano e’ ridotta. Il miope vede bene a distanza ravvicinata mentre le immagini lontane gli appaiono sfocate. La ragione di questo e’ da collegare ad un maggior potere di far convergere i raggi luminosi da parte di cornea e/o cristallino o a una maggiore lunghezza del bulbo oculare. Per una di queste due ragioni i raggi vanno a focalizzarsi non sulla retina bensi’ in un punto anteriore ( davanti a essa ), realizzando cosi una visione sfocata degli oggetti, di grado variabile a seconda del livello di miopia. L’incidenza della miopia e’ altissima: colpisce circa il 20% della popolazione mondiale, con punte variabili a seconda della razza e del gruppo etnico ( in Cina 50-70 %, in Europa 10-20 % ). In Italia i miopi sono circa dieci milioni.
Sulle cause che provocano la miopia sono state avanzate molte teorie, che chiamano in causa fattori ereditari, ambientali e fisici. La predisposizione familiare rappresenta un fattore importante nei casi di miopia piu’ seria ( quella degenerativa ), mentre gli altri fattori ( la difficolta’ visiva, una scorretta alimentazione, o ancora l’essere nati prematuri, la presenza di malattie endocrine e generali ) potrebbero avere un ruolo nella comparsa della miopia semplice. -La miopia congenita, cioe’ presente sin dalla nascita , puo’ essere di grado medio o elevato e spesso si accompagna ad alterazioni della retina. -La miopia acquisita, invece, compare con il passare degli anni e puo’ manifestarsi in 4 forme ( semplice, senile, transitoria, degenerativa)